AAA cercasi bella presenza. Il resto non conta!

Ieri su faccialibro C. ha condiviso una immagine tratta da un sito di annunci online. Una sua amica, E., archivia messaggi dello stesso tipo probabilmente per creare una hit parade dell’annuncio peggiore.

L’immagine descriveva l’annuncio di un tale, che nello stesso sito si è manifestato in più occasioni, con lo stesso numero telefonico e con nomi diversi (un tipo furbissimo, capite?) che desiderava essere contattato da una aspirante segretaria di “BELLA PRESENZA, LIBERA, MENTALITA APERTA E DISPONIBILE COL DATORE”. In un annuncio simile chiedeva di essere contattato addirittura da una donna  di “BELLA PRESENZA DAI 18 AI 50, CHE SIA DISPONIBILE, MENTALITA MOLTO APERTA, E, LIBERA DI AMPIE VEDUTE COL DATORE”. I due annunci sono stati rimossi dal sito poco dopo che la cosa è stata resa nota. Ma sarebbe interessante sapere quale differenza c’è tra una donna di “mentalità aperta” e una donna di “mentalità molto aperta” e di “ampie vedute”.

Significa che io che vorrei avere con il mio datore di lavoro un rapporto convenzionale, di quelli classici, dove io lavoro senza subire molestie di nessun tipo e alla fine del turno me ne torno a casa a vivere la mia vita, poichè non aspiro alla trasgressione (che noia, vero?), sarei di mentalità chiusa e di vedute ristrette.

La collezione di E. è stata comunque archiviata anche da un altro blog ed è meraviglioso vedere soprattutto l’ampiezza di alternative che le donne disoccupate e in fase di ricerca di lavoro hanno.

Pensate: possiamo scegliere tra un annuncio che parla di una segretaria di bella presenza, spigliata e “disponibile a viaggi” e un’altra inserzione che parla di una collaboratrice i cui requisiti fondamentali devono essere naturalmente la bella presenza, addirittura la “dolcezza”, la mentalità “aperta” (e qui potrebbero scrivere “spalancata” che renderebbe meglio) per collaborazioni di studio e piacevoli pause passionali.

Possiamo trovare richieste di segretarie “sentimentalmente libere” e segretarie disponibili a “piacevoli intermezzi”, anche prima esperienza purchè “volenterose”, che vengono perfino redarguite nel caso in cui qualcuna avesse “cento problemi”.

Sarà un tipo pignolo. Ammette i problemi fino a 99. Dal centesimo in poi scatta la moratoria.

E ancora richieste per hostess “libere da impegni familiari”, purchè non siano “indecise e complessate” e “baby sitter” disponibili, carine e pazienti con un “bambino” trentenne.

Potreste pensare che si tratti di sfiga ma in fondo quello che ha trovato E. non è molto diverso da quello che nel tempo ho trovato io. Ci sono gli annunci espliciti, come questi, anche un po’ volgari e ci sono gli annunci subdoli, che poi sono la maggior parte.

Provate a cercare su google usando le parole “offerte lavoro bella presenza” e vedrete che la caratteristica riguarda qualunque genere di professione.

Da lì capisci che hai perso un sacco di tempo a studiare, a farti le occhiaie sui libri, interessandoti il giusto del tuo aspetto, senza neppure porti il problema che la cosa più preziosa da accludere al curriculum fosse la tua foto.

Capisci che avresti dovuto passare ore e ore dall’estetista, in palestra, dal chirurgo plastico. Roba che se anche tu non hai nessun complesso te lo fanno venire a suon di “vede signorina, lei ha tutte le competenze per svolgere questa professione ma la nostra azienda vende una immagine giovane, spigliata”.

Così ti fanno capire che il tuo peggior nemico è la cellulite e che se ce l’hai ancora lì e hai pure la brutta abitudine di mostrarla senza vergognarti neanche un po’ allora è un po’ colpa tua se non lavori.

Bisogna cospargersi il capo di cenere. Mostrarsi pentite. Invece che il curriculum ai colloqui di lavoro bisogna portare la crema anticellulite, come segno di pace e di determinazione alla conquista della pelle tonica.

Una precaria celluliticamente pentita deve sicuramente portarsi dietro un piano di guerra contro i segni del tempo, anche quelli lievi. Non importa se avete soltanto una piega che è conseguenza della smorfia schifata che tirate fuori ogni volta che incontrate questi fulgidi esempi di datore di lavoro. Quella piega va sconfitta. Voi potete vincere la vostra battaglia contro gli inestetismi.

Poi, dopo aver trascorso un tempo x a levigare la cute e a massaggiare l’esterno cosce, sarete ridotte come charlie chaplin nella catena di montaggio del film Tempi Moderni. Non potrete più tollerare neppure un foruncolo e appena ne scorgerete uno sul volto del vostro presunto datore di lavoro vi lancerete alla conquista della spremitura.

Perchè chi di lotta contro gli inestetismi ferisce… di lotta contro gli inestetismi perisce.

Al prossimo colloquio portate con voi una pinzetta per depilare le sopracciglia. Può esservi utile.


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