Un venerdì come un altro, Matilda intraprese una interessantissima conversazione con un’amica che, da settimane ormai, tentava di attraversare la giungla degli annunci delle offerte di lavoro munita solo di curriculum vitae in formato europeo.
“Beata ingenuità” – penso Matildella -, scorgendo in quei racconti il ricordo di se stessa, di quando, pochi mesi prima, s’era trovata ad interagire con uno strano individuo le cui parole chiave erano…. bè, erano quelle che vedrete in queste poche, precarie strisce.
7 febbraio 2012 at 10:34
Ciao,
e’ proprio vero, la settimana scorsa ho fatto un colloquio, me l’hanno pure spostato (tanto a loro che importa) e poi ho dovuto attraversare la citta’ per arrivare ad una via che non sta neanche su googlemaps! E alla fine l’esaminatore e’ pure arrivato con un’ora di ritardo…
Faccio il colloquio, fanno sorrisini e sono gentili, nel momento in cui sono andato via sapevo, con l’intuito che mai mi avrebbero richiamato, ma l’euforia comuqnue ti rimane per qualche giorno, penso che sia dovuta al fatto che qualcuno ti caghi… tutto vero il fumetto, sono stanco 😦
Per il resto, daje!
14 marzo 2012 at 18:05
Ho 59 anni e lavoro da precaria dal dicembre 1990. Dovrei aggiungere altro?
14 marzo 2012 at 20:22
… purtoppo no, bastano solo queste parole…