Voglio condividere con voi questo video emozionante che descrive la rivoluzione spagnola delle e degli indignados.
In Italia fa un certo effetto vedere i giornali di centro destra fare il tifo per quelli che qui chiamerebbero semplicemente “facinorosi” o “terroristi”. Perchè non hanno ancora capito che i precari e le precarie non sono strumentalizzabili da nessuno ma sono semplicemente stufi e stufe di non avere futuro.
La precarietà è un problema che accomuna troppe persone e raccontarla, come faccio io e fanno altre amiche e amici, sembra già un fatto rivoluzionario perchè è come rompere l’omertà su qualcosa che fino ad ora è stato vissuto con senso di colpa perchè questo ci è stato detto per tanto tempo. E’ colpa vostra, della vostra incapacità nel non avere spirito di iniziativa. Colpa nostra? Nostra di quelli e quelle che faticano mille ore al giorno per sopravvivere? Mia che faccio due lavori e comunque devo ricorrere a prestiti della mia famiglia per riuscire a comprare la carta igienica? Mia che devo fare attenzione a non lasciarmi tentare da convivenze di convenienza o da schiavitù occasionali per qualche pasto in più e un po’ di riposo?
No. Io e tante altre persone sappiamo che non è “colpa” nostra ma di chi ha deciso sulla mia e sulla nostra pelle. E l’economia dei vari paesi è stata gestita da conservatori e laburisti, da destre e centro/sinistre, da sindacati di ogni genere che hanno stretto accordi sulla pelle dei lavoratori e delle lavoratrici. Da persone che barattano un diritto e lo fanno diventare un favore. Perciò la gente dappertutto scende in piazza. Perciò a Roma le donne occupano perchè esigono una casa. Perciò, come in questo video, sempre più persone aprono gli occhi e guardano al proprio futuro con la consapevolezza che è nelle nostre mani.
Siamo noi che dobbiamo costruirlo. Siamo noi che dobbiamo ribellarci. Come stanno facendo in Spagna, in modo pacifico e significativo, esigendo spazio nelle piazze e diritto di parola dove possiamo.
Perchè ora basta.
Io, ho aperto gli occhi e sono indignata quanto e più di loro.
21 Maggio 2011 at 16:24
Giusto per rendere globale il quadro: http://www.carmillaonline.com/archives/2011/03/003812.html#003812