Io sto con Femminismo a Sud

Dovrei scrivere della manovra economica, del governo e delle sue soluzioni che ingrassano i ricchi e smagriscono noi precari/e e poveri/e. Dovrei, certo. Poi però devo pensare che questo progetto, il progetto Malafemmina, è un pezzo di ispirazione nata nei corridoi virtuali di quella grande esperienza di rete e collettivo e lavoro e ricerca e umanità e scambio che è Femminismo a Sud.

E mi trovo in questi giorni sulla mia bacheca facebook a difendere qualcosa che appartiene a tutti/e e che per tutti/e lotta da un attacco feroce che arriva da un bel po’ di gente unita dallo stesso bisogno di offrirsi l’un l’altra supporto corporativo a suon di articoli in cui distribuiscono un bel po’ di fandonie contro Femminismo a Sud. Da queste parti sono tantissime le persone che vogliono bene a quel progetto e a quel collettivo e, per fortuna, non siamo le/i soli/e. Ma dato che il fango contro Femminismo a Sud pare destinato ad aumentare, ora che perfino le grandi firme di quotidiani nazionali su facebook rilascerebbero dichiarazioni contro di loro, bisogna che io racconti che da due giorni tento di discutere con un pezzo di Se Non Ora Quando, di cui fanno parte alcune delle giornaliste impegnate contro FaS, e in due giorni mi hanno dato della fascista, berlusconiana, finanche “troppo giovane”, perché quando non ci sono argomenti per difendere l’indifendibile si passa alle accuse gratuite e perfino il fatto che ti diano della “giovane” ovvero dell’immatura, togliendo peso e valore alle cose che dici, a me sembra un insulto.

Ho chiesto a loro e chiedo di nuovo qui, ma è così che quel movimento vorrebbe dialogare con le donne? Troncando ogni confronto dialettico con un insulto e facendo pesare l’età e l’esperienza in senso maternalistico e autoritario quasi che tutte le altre non abbiano nulla da dire di intelligente e di valore?

Io rivendico di poter dire che non sono d’accordo con le donne, pochissime in realtà, con le quali ho parlato, e che a prescindere dalla triste vicenda in se’ quello che viene fuori è che quelle come me non potranno mai dialogare con donne di quel genere che non sono antifasciste nel modo in cui lo intendo io e che sicuramente non sono precarie come me.

Solidarietà a Femminismo a Sud, complice in questo progetto e sodale in mille altre cose fatte e immaginate in opposizione a tutto quello che di brutto ogni giorno ci opprime.

Antifascismo sempre!

NB: l’illustrazione è di VitadiUnoZero


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